sabato 24 aprile 2010

RITORNO AL FUTURO.....

...ci risono!!!
Ragazzi che casino!
In questi  giorni molta della parte elettronica di casa nostra ha deciso, in blocco, di abbandonarci!
Ha cominciato la macchina del padron di casa che ha acceso una serie di spie gialle ed ha dimezzato la potenza, come dire: "mi sono stufata, andate un po' a piedi!"    Poi il pc, e sì! Questa bestiolina indomita che io tento di gestire in qualche modo e che spesso sgroppa e mi disarciona ,  si è impuntato e non c'è stato più verso di mandarlo avanti!  Poi è saltata la linea telefonica e siamo rimasti isolati, sarà questo, sarà quello...fatto sta che se non avessimo avuto i cellulari!....Ed infine....il forno! O mamma, il mio meraviglioso forno! La "Ferrari" dei forni, che si accende e si spenge da solo, mi augura buon appetito anche in cirillico, che ha inserito il microonde, il ventilato, lo statico, ha 50 programmi per cuocere carne, pesce, dolci, marmellate ecc. ecc.....e... mi ha lasciato!

Per fortuna tutto si è risolto in breve tempo ed è stato come un avvertimento: "Non dimenticare che tutto ha una fine, niente è per sempre, goditi quello che hai e guarda di esserne riconoscente a Nostro Signore ..."

Quindi: la macchina aveva la marmitta sporca e i sensori sono andati in tilt, è bastata una pulitina e tutto è ripartito; il pc voleva essere ripulito pure lui e rimesso a posto nella memoria, io però l'ho portato dal "dottore" il quale ha pensato bene di spillarmi un po' di quattrini e di lasciare tutto com'era, meno male che in questo periodo in zona c'è il romano doc che ci capisce...eh se ci capisce...l'ha smontato di fuori e di dentro e ora va che pare la Freccia Rossa!; per il telefono è stata colpa mia che, nel trafficare per staccare il compiuter, ho tolto la corrente al ruter che piano piano è morto ed ha mandato la linea a quel paese, è bastato ridargli corrente....ovviamente quando abbiamo capito ciò che era successo! ; e, dulcis in fundo, il forno, è così sofisticato che non sopporta l'umidità! , se , come ho fatto, cuocio qualcosa solo al micoonde, all'interno del forno si forma dell'umidità e lui non riparte finchè non è stato asciugato con cura e dedizione!
In certi momenti penso che una cinquantina d'anni fa le faccende erano decisamente più semplici........

Come avevo promesso a me stessa e a  Chiara ho fatto il  suo panettone gastronomico del 31 marzo 2010!
Ecco, io ho fatto una specie di ciambellone a treccia perchè non avevo dei contenitori adatti, quelli di carta li ho finiti e le mie pentole hanno tutte il manico di bachelite, veramente mi si è sciupata pure la teglia a cerniera col buco in mezzo....insomma, mi sono arrangiata con una teglia tonda normale e un bicchierino d'acciaio da soufflè monoporzione, il tutto rivestito di carta forno....

PANETTONE GASTRONOMICO di CHIARA
Ingredienti
- 500 gr di farina Manitoba setacciata
- 60 gr di burro
- 150 ml di latte
- 1 uovo
- 1 cubetto di lievito di birra
- 2 cucchiai di zucchero
- 1 cucchiaino di miele (ho messo quello di castagno perchè ce l'avevo aperto ma la prox ci metto quello di
   acacia perchè c'è stato chi l'ha sentito)
- acqua tiepida q.b.
- olio evo
- sale
Si scioglie benissimo il lievito con il miele poi si unisce  il latte, si fa riposare al calduccio per 10 minuti, un quarto d'ora finchè si formerà una bella schiumetta densa.
Io ho messo la farina nella ciotola della Berta, ho aggiunto  lo zucchero e il pizzico di sale, ho fatto andare la Berta per pochi secondi, per mescolare il tutto, al momento opportuno ho aggiunto il lievito "lievitato" e ben mescolato per attivarlo, il burro fuso tiepido, l'uovo sbattuto, meno due cucchiaiate che si useranno per guarnire, e acqua tiepida, non ce ne vuole molta in realtà ne bastano circa 1,5 dl ma è bene andarci piano e aggiungerla solo un po' per volta mentre l'impastatrice va....
Ho fatto lavorare la Berta per circa 20 minuti a velocità media. Toccando l'impasto con le mani pulite e asciutte il suddetto, pur essendo molto morbido, non si deve attaccare alle mani.
Prendere l'impasto e metterlo, un po' unto d'olio, in una ciotola grande che poi va sigillata con la pellicola e posta in un luogo tiepido al riparo delle correnti d'aria: il forno con solo la lucetta accesa.
Dopo un'ora l'impasto era bello gonfio e l'ho rigirato sulla spianatoia

L'ho lavorato un poco, delicatamente e ne ho ricavato tre baccellotti e li ho intrecciati.

Li ho accomodati nello "stampo", l'ho pennellata con l'uovo lasciato apposta sbattuto con altrettanto latte...


...e ho messo il tutto nel forno tiepidino per...non so per quanto perchè da lì è cominciata la confusione: vai di lì, vai di là, porta quello, prendi questo...saranno passati circa 40 minuti, ma non sono stati minuti buttati...

Credevo che tutto scoppiasse fuori dallo stampo!
Però la confusione non è diminuita e la cottura, che doveva essere a 220° per 30/35 minuti, si è un "attimo" prolungata e....
Ecco!
Mi si è bruciata la trecciona!!!!
Per fortuna solo superficialmente!
Non mi sono persa d'animo, l'ho grattata bene e tutti hanno voluto assaggiare per capire se sapeva di bruciaticcio, di miele, di buono...com'era con il salame, com'era con la Nutella...

Fatto sta che dopo mille commenti a bocca piena, la trecciona, tempo due ore, era finita!